L'interpretazione della norma tributaria
Ferrara - 6 febbraio 2026
Dipartimento di giurisprudenza, Corso Ercole I D'Este, 37
Ferrara
Programma della giornata seminariale a cura di:


Apertura 10.00 - 10.30
Prof. Maurizio Logozzo, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano - Presidente AIPSDT
Prof. Gianluca Selicato, Università di Bari “Aldo Moro” - Coordinatore dei Seminari dottorali, AIPSDT
Sessione 1: Norma e Interpretazione 10:30 - 12🕒
Coordina: Prof. Marco Greggi,
Titolo
Prof. Maria Cecilia Fregni, Università di Modena e Reggio Emilia
Titolo
Prof. Andrea Giovanardi, Università di Trento
Interpretazione autentica e retroattività
Prof. Fabrizio Amatucci, Università di Napoli “Federico II”
Pausa pranzo 12.30 - 13.30
Sessione 2: Percorsi interpretativi a confronto: il diritto tributario, prospettiva giuridica e le altre scienze - 13.30-18.00
Presiede, introduce e coordina: Prof. Mauro Beghin, Università di Padova
Interventi programmati dei dottorandi
CALL FOR PAPERS
L’interpretazione nel diritto tributario. Metodi, principi e intrecci sistematici dell’ordinamento interno
L’interpretazione delle norme tributarie è divenuta, nel contesto contemporaneo, uno dei luoghi privilegiati per osservare le trasformazioni complessive dell’ordinamento. In questa prospettiva, il diritto tributario mostra una fitta trama di intersezioni con il diritto civile, penale, amministrativo e con il diritto processuale, in un continuo gioco di rimandi che coinvolge categorie generali, regole di giudizio e perfino tecniche argomentative.
In ambito interno, il confronto fra legalità tributaria e tecniche interpretative si è progressivamente spostato dal piano astratto delle fonti a quello concreto della costruzione giudiziale della fattispecie. Il diritto tributario viene così reinterpretato alla luce delle categorie civilistiche dell’autonomia privata, della causa, dell’invalidità e dell’abuso del diritto; delle categorie penalistiche della tipicità, dell’offensività e del dolo specifico; delle categorie amministrativistiche della discrezionalità tecnica, del legittimo affidamento, della proporzionalità e dell’eccesso di potere. Le scelte interpretative operate dai giudici tributari, dalla Corte di Cassazione e da quella costituzionale si misurano sempre più spesso con la necessità di coordinare, e talora di ricomporre, queste differenti matrici disciplinari.
Sul versante civilistico, la problematica dell’abuso del diritto e delle operazioni prive di sostanza economica ha riattivato, in chiave tributaria, il discorso sulla simulazione, sul negozio indiretto, sull’abuso di schemi tipici e sull’uso strumentale di forme giuridiche apparentemente neutre. L’elaborazione della clausola generale antielusiva interna mostra quanto l’ermeneutica fiscale sia condizionata dalla capacità di manipolare categorie proprie del diritto privato, senza snaturarne la funzione sistematica, ma al contempo piegandole alle esigenze di tutela dell’interesse erariale.
Sul fronte penale e penale-tributario, l’interpretazione delle fattispecie incriminatrici in materia fiscale evidenzia la tensione fra la rigidità dei principi di tassatività e di stretta legalità e le dinamiche, più fluide, che caratterizzano la costruzione giudiziale dell’abuso in sede tributaria.
In prospettiva amministrativa e processuale, la crescente complessità dei procedimenti di accertamento e il ruolo della giurisprudenza nella definizione di standard probatori, regole di riparto dell’onere della prova e (nuovi) limiti all’utilizzo di presunzioni rendono l’interpretazione tributaria un banco di prova per la teoria generale del procedimento e del processo. L’argomentazione giudiziale in tema di abuso del diritto, buona fede, affidamento e proporzionalità rivela un’osmosi costante con le tecniche proprie del giudizio amministrativo e della giustizia civile, nonché con le categorie processuali elaborate in tali ambiti.
Il quadro si colloca, inevitabilmente, entro un sistema multilivello nel quale la giurisprudenza europea – in particolare della Corte di giustizia – condiziona le traiettorie domestiche, ma nel quale le categorie formatesi entro il diritto interno continuano a esercitare una forza di resistenza e di adattamento che merita di essere ricostruita con attenzione. La tensione tra cd. “omogeneizzazione” sovranazionale e persistenza di tradizioni interpretative nazionali si riflette, in Italia, in un quotidiano esercizio di bilanciamento tra principi costituzionali, tecniche civilistiche, esigenze di prevenzione e repressione penale, istanze di buona amministrazione e tutela del contribuente.
L’obiettivo della giornata seminariale
Questo incontro dottorale intende offrire uno spazio di confronto, nel quale l’interpretazione fiscale sia indagata in quanto snodo, talvolta critico, del rapporto tra diritto tributario e resto dell’ordinamento. L’obiettivo non è soltanto quello di descrivere le linee evolutive della giurisprudenza, ma di interrogare le categorie dogmatiche che ne sorreggono – o ne giustificano ex post – gli esiti, verificandone la tenuta sistematica e l’impatto sui rapporti tra fisco e contribuente.
La call for papers e abstracts
Si sollecitano, in particolare, contributi che mettano alla prova la “specialità” del diritto tributario alla luce del confronto con le altre branche del diritto. Saranno particolarmente apprezzati lavori che mostrino, attraverso l’analisi di casi significativi o di linee giurisprudenziali, come la stessa vicenda concreta possa essere diversamente letta a seconda che si privilegi la lente civilistica (autonomia negoziale, causa in concreto, abuso di diritto), quella penalistica (tipicità, dolo specifico, confine tra illecito amministrativo e penale), quella amministrativistica (eccesso di potere, legittimo affidamento, proporzionalità delle misure) o quella processuale (regole probatorie, standard di motivazione, funzione nomofilattica della Cassazione), e come tali letture interferiscano con l’ermeneutica tributaria.
Senza escludere il riferimento al livello europeo e comparato (oggetto della giornata del 5 febbraio), il baricentro del convegno resta la ricostruzione del diritto vivente interno: il modo in cui i giudici italiani, di merito e di legittimità, manipolano categorie generali per dar corpo alla disciplina tributaria; il modo in cui le Corti supreme articolano il dialogo con la Corte costituzionale e con la Corte di giustizia; il modo in cui la dottrina rielabora, sistematizza o contesta tali esiti.
I dottorandi e i giovani ricercatori interessati sono invitati a presentare proposte di contributo originali, suscettibili di confluirne in una discussione che animerà il pomeriggio della giornata subito dopo la presentazione. Sono benvenuti lavori che si muovano sul terreno della dogmatica tributaria in senso stretto, della teoria generale del diritto, dell’analisi economica o dell’argomentazione giuridica, purché l’asse portante resti la tensione interpretativa che attraversa il diritto tributario nel suo rapporto con gli altri rami dell’ordinamento.
I requisiti dei papers e degli abstracts
Le proposte dovranno assumere la forma di un abstract esteso, di lunghezza indicativa compresa tra 6.000 e 8.000 battute (spazi inclusi). L’abstract dovrà contenere il titolo del contributo, la formulazione chiara della domanda di ricerca, il quadro teorico e metodologico di riferimento, le principali tesi che si intendono sostenere e il profilo di originalità rispetto al dibattito esistente.
A corredo dell’abstract, è richiesta una breve nota biografica, non superiore a 1.000 battute, recante l’affiliazione istituzionale, la posizione accademica o professionale e i principali ambiti di ricerca del dottorando o del giovane ricercatore.
Gli abstract estesi dovranno essere inviati entro il 5 gennaio 2026 all’indirizzo: marco.greggi@unife.it, con oggetto: “Call for papers – Seminario AIPSDT”. Gli esiti della selezione saranno comunicati individualmente. Le proposte saranno valutate dal Gruppo di lavoro sulla formazione di base dei dottorandi di ricerca costituito in seno all’AIPSDT e coordinato dal Prof. Gianluca Selicato, secondo criteri di coerenza tematica, solidità argomentativa, originalità del contributo e capacità di dialogo con le diverse aree disciplinari coinvolte.
Agli autori e alle autrici degli abstract accettati sarà richiesto l’invio di un paper completo, di lunghezza indicativa compresa tra 8.000 e 10.000 parole, entro il 31 gennaio 2026. È prevista quantomeno la pubblicazione di una selezione di contributi in un volume collettaneo presso l’Università di Ferrara o a cura dell’AIPSDT in base alle disponibilità.
Il seminario si svolgerà in presenza presso la sede dell’Università di Ferrara, Corso Ercole I D’este, 37, in data 6 febbraio 2026 secondo il programma provvisorio allegato. L’evento sarà in presenza, ma sarà possibile effettuare alcune relazioni a distanza per documentate e comprovate esigenze. Informazioni aggiornate sul programma, sulle relazioni introduttive, sulla composizione del Comitato scientifico e del Comitato organizzatore saranno rese disponibili sul sito https://www.dirittotributario.eu/linterpretazione-della-norma-tributaria/
Gli altri aspetti amministrativi
L’iscrizione e la partecipazione alla giornata seminariale sono senza oneri. Il comitato organizzatore, tuttavia, non si farà carico delle spese di viaggio e di soggiorno dei dottorandi, i quali potranno comunque fare riferimento ai propri fondi di ateneo istituzionalmente dedicati a tali iniziative. Eventuali richieste di supporto ulteriore saranno considerate in base alle circostanze del caso. In questo caso, il dottorando interessato può rivolgersi direttamente via email al comitato organizzatore.